Cinema Teatro Amiata

Abbadia San Salvatore 

LA NOSTRA PROGRAMMAZIONE

CINEMA TEATRO AMIATA


In seguito allo sviluppo economico urbanistico causato dallo sfruttamento delle miniere di mercurio per opera di industriali tedeschi a partire dal 1896, nel centro amiatino, per iniziativa della Società Mercurifera Monte Amiata S.p.A., si avviò un programma di opere assistenziali fra le quali era prevista anche la costruzione di un nuovo teatro.
Progettato dal geometra G.G. Bossi , il nuovo teatro venne realizzato nel 1930.
Anche se usato prevalentemente come cinematografo, ha ospitato spettacoli teatrali, feste da ballo, assemblee civiche e politiche. All'inizio degli anni settanta è stato venduto a privati e ha assunto la denominazione di Supercinema. Nel 1984, dopo esser stato acquisito dal Comune, il teatro è stato oggetto di un programma di recupero, su progetto dell'architetto Giorgio Cosimi e con finanziamenti del Progetto Regionale FIO, conclusosi nel 1989.
Con la sua sala rettangolare dotata di galleria, il teatro costituisce un importante riferimento per le attività culturali dell'area amiatina ospitando spettacoli teatrali, cinema, convegni, ecc.
Dal 1999 è gestito da Pinzuti Franco.

P R O G R A M M A Z I O N E

Film
"ZOOTROPOLIS 2"

Un film di Byron Howard, Rich Moore, Jared Bush. Con Michela Giraud, Max Angioni, Matteo Martari, Alessandro Del Piero


Sabato 6 ore 15,30 e 17,30
Domenica 7 ore 15,30 e 17,30
Lunedì 8 ore 15,30 e 17,30

Un'irresistibile sarabanda di gag scatenate e comiche con vari livelli visivi di lettura.
Recensione di Pedro Armocida
I poliziotti alle prime armi, la coniglietta Judy Hopps e la volpe Nick Wilde si trovano sulle tracce di un grande mistero quando il serpente Gary De' Snake arriva a Zootropolis e mette sottosopra la metropoli animale. Per risolvere il caso, Judy e Nick devono andare sotto copertura in nuove e inaspettate aree della città, dove la loro continua collaborazione viene messa alla prova come mai prima d'ora.

Il secondo capitolo di questa nuova saga inizia esattamente da dove avevamo lasciato l'eroica coppia formata dalla coniglietta Judy Hopps e dalla volpe Nick Wilde che aveva risolto il più grande caso nella storia di Zootropolis, il film di ormai quasi dieci anni fa premiato anche con l'Oscar per la migliore animazione.












Proiezione Film
"OI VITA MIA"
CON 
di Pio D'Antini, Amedeo Grieco. 
 con Pio D'Antini, Amedeo Grieco, Lino Banfi, Ester Pantano, Cristina Marino
Mercoledì 26 Novembre
ore 21,15
liberamente ispirato all’omonimo trattato L’inferiorità mentale della donna, dello psichiatra tedesco Paul Julius Moebius
L’idea che le donne siano state considerate, per secoli, fisiologicamente deficienti può suggerirci qualcosa?    Lo spettacolo in cui Veronica Pivetti è mattatrice nasce da questa domanda e mette in scena testi che in pochi conoscono, fra i più discriminanti, paradossali e, loro malgrado, esilaranti scritti razionali del secolo scorso.
Veronica Pivetti, nei panni di una sorta di stravagante e autoritaria Mary Shelley ci racconta, grazie a bizzarre teorie della scienza e della medicina, l’unico, vero, orrorifico Frankenstein della storia moderna: la DONNA. ‘Come stanno le cose riguardo ai sessi? Un vecchio proverbio ci suggerisce: capelli lunghi, cervello corto’.  Esordisce così Paul Julius Moebius – assistente nella sezione di neurologia dell’università di Lipsia – nel piccolo compendio ‘L’inferiorità mentale della donna’ scritto nel 1900, opportunamente definito, molti anni dopo, un evergreen del pensiero reazionario.
Donne dotate di crani piccoli, peso del cervello insufficiente… secondo Moebius le signore sono provviste di una totale mancanza di giudizi propri. ‘Per giunta dopo poche gravidanze decadono e, come si dice molto volgarmente, rimbambiscono’.  A queste dichiarazioni fa eco il medico, antropologo, giurista e criminologo italiano Cesare Lombroso: le donne mentono e chiacchierano troppo, lo dicono i proverbi di tutte le regioni. ‘Le donne hanno un solo nemico’ rilancia Moebius ‘il tempo, a cui, però, dopo qualche anno di matrimonio soccombono, sia diventando sciocche, sia disseccandosi sotto forma di vecchie zitelle stravaganti’  E del resto, laddove si riscontra del talento, la psiche femminile manifesta un evidente ermafroditismo psichico.  Si unisce al coro di voci maschili e tonitruanti Sylvain Maréchal, scrittore, avvocato e sedicente rivoluzionario, che con il suo ‘Progetto di legge per vietare alle donne di leggere’ dichiara che ‘Imparare a leggere è per le donne qualcosa di superfluo e nocivo a loro naturale ammaestramento’, d’altro canto ‘la ragione vuole che le donne contino le uova nel cortile e non le stelle nel firmamento’.
Nel finale, impreziosito da deliranti misurazioni dell’indice cefalico con cui Veronica si diletta con sferzante ironia, raggiungeremo l’acme della cultura maschilista. Pivetti, infatti, smessi i panni del suo personaggio, Aura d’Antan, non manca di elencare al pubblico fatti e misfatti di un’attualità sconcertante, per confermare ancora una volta con le parole di Lombroso, che…‘Il maschio è una femmina più perfetta’.



La Sala

Il Palco

Il Bar
CARATTERISTICHE SALA
DOTAZIONI TEATRO
IMMAGINI
BAR

Contattaci per prenotare

Chiamaci al numero 3381452299
oppure inviaci una email  cinemateatro.amiata@email.it

Ho preso visione e accetto l'informativa sulla privacy.